I sorprendenti modi in cui la barba può influire sulla tua salute

La barba. Potresti non amarla, ma a quanto pare a molti uomini piace ancora farsela crescere. Il principe Harry, Jake Gyllenhaal — e senza dubbio tante altre persone meno famose! — hanno deciso di aderire a questa vera e propria tendenza. Lasciar crescere la barba comporta però alcune sorprendenti conseguenze per la salute — e alcune di esse ci hanno lasciato scioccati. Dovresti forse incoraggiare all'utilizzo del rasoio gli uomini della tua cerchia di conoscenze?

I maschi non si fanno certo crescere la barba pensando alla loro salute. Magari la considerano molto attraente, oppure semplicemente non vogliono perdere tempo con la rasatura! Ma considerando quanto la barba sia tornata improvvisamente in voga, molti uomini dovrebbero ascoltare il parere degli esperti.

Esempio pratico: David Letterman. Dopo aver diretto per 22 anni il Late Show, si è lasciato andare a un look più... brizzolato. "Mi sono sempre ripromesso di smettere di radermi una volta terminato lo show. Dovevo farmi la barba ogni giorno, non ne potevo veramente più", ha dichiarato il famoso ed esperto conduttore a 'Today'.

Analizzando il corso della storia, in alcuni casi è stata effettivamente vietata la crescita della barba! Alessandro Magno, per esempio, lo avrebbe proibito ai suoi soldati, perché convinto che i peli del viso avrebbero potuto creare un possibile svantaggio alle truppe in battaglia. Temeva una furtiva presa del nemico alla barba incolta?

Più recentemente, Enver Hoxha, capo comunista dell'Albania, è arrivato a dichiararla fuori legge. L'esatto contrario di quanto avvenuto in Afghanistan, dove i talebani hanno reso obbligatoria la barba per tutti gli uomini. Ma se sei un amante della folta peluria, dovresti sicuramente ringraziare di non essere vissuto sotto il regno di Pietro il Grande.

Il sovrano russo del XVIII secolo non era esattamente un fan della barba, tanto per utilizzare un eufemismo. È arrivato a decretare il pagamento di una tassa per tutti coloro che non si radevano! Solo i contadini e i membri del clero erano stati esentati, per loro fortuna.

Se odi la barba, potresti essere tentato di seguire l'esempio di Pietro il Grande: sarebbe senza dubbio un'ottima maniera di convincere gli uomini a radersi! Non dimentichiamo una delle ragioni principali per cui i ragazzi si fanno crescere la barba: per farsi belli per le donne — senza considerare come il gentil sesso possa pensarla diversamente.

Cosa ne pensano realmente le donne? Nick Neave e Kerry Shields hanno realizzato uno studio nel 2008 per rispondere a questa domanda. I ricercatori hanno esaminato come la barba influisse su "avvenenza, mascolinità e ascendente" degli uomini agli occhi del sesso opposto. E i risultati sono stati realmente affascinanti.

Secondo lo studio realizzato da Neave e Shields infatti, una barba sottile e ben delineata veniva considerata come il look maschile più attraente. Le barbe complete vengono invece interpretate come simbolo di mascolinità, aggressività e maturità sociale, mentre le barbe sottili erano maggiormente legate a un'ascendenza positiva. Come dobbiamo interpretare questi dati?

Jeremy Nicholson ne ha spiegato il significato in un articolo per 'Psychology Today': "Nel complesso, queste considerazioni suggeriscono che un livello intermedio di barba facciale risulta più attraente a livello fisico, mentre una barba più sviluppata viene percepita come indicativa di una persona con buone capacità paterne e concentrata sui figli". Ti sembra un'analisi corretta? Le tue opinioni sono comunque destinate a cambiare quando verrai a conoscenza dell'impatto sulla salute.

Naturalmente non è abitudine degli uomini relazionare la barba con la loro capacità paterna — o con le conseguenze per la loro salute. Potrebbero semplicemente non aver voglia di radersi, come Letterman! Oppure come Jamie Dornan, il protagonista di '50 Shades of Grey ', preferiscono il loro aspetto quando hanno un po' di barba a coprire il viso.

Le barbe provocano reazioni diametralmente opposte, e alcune persone arrivano persino a odiarle. Per la maggior parte del XX secolo una faccia completamente pulita era la scelta politicamente corretta. "La peluria sul viso per le persone vissute nel scorso secolo rifletteva una vena sospetta di individualità e di sfida", ha dichiarato alla BBC Christopher Oldstone-Moore della Wright State University.

Non mancavano neanche i pregiudizi sul posto di lavoro. Durante la metà degli anni '70, la decisione di un dipartimento di polizia locale di vietare la barba è stata ratificata dalla più alta autorità del paese: la Corte Suprema degli Stati Uniti. "Anche andando indietro nei secoli si nota un forte rifiuto verso la presenza di peluria sul viso", ha confermato Oldstone-Moore.

Senza dubbio la proibizione ha senso in alcuni lavori. I pompieri, per esempio, hanno bisogno di rimanere rasati per poter far aderire perfettamente le maschere di ossigeno. O almeno questa è la versione ufficiale... secondo Oldstone-Moore, la questione è più complessa.

"L'argomento delle maschere è stato utilizzato per nascondere il problema principale... Semplicemente la presenza della barba non viene considerata rispettabile né appropriata per uomini che devono mostrarsi professionali e disciplinati", ha spiegato Oldstone-Moore. "Questo è il fulcro del problema". Esiste poi la questione dell'igiene.

Nello stesso articolo pubblicato dalla BBC, Oldstone-Moore ha anche commentato il tema della pulizia sul posto di lavoro. "La storia della nostra civiltà riflette una costante ansia per la barba sul viso, e per i peli in generale, considerati come poco igienici. Si pensa sempre che cadranno e si mischieranno con il cibo", ha riflettuto il professore. Un ulteriore fattore negativo per la salute.

Non c'è da stupirsi della paranoia di alcune persone! Esiste persino una fobia della barba riconosciuta a livello medico: la pogonofobia. Sembra ne soffrisse anche il primo ministro britannico Margaret Thatcher, chiaramente non intenzionata a ignorare il tema. Secondo la BBC infatti, la Thatcher ha dichiarato una volta che "non avrebbe tollerato nessun ministro... con la barba".

Dovresti poter essere più indulgente di lei! Ma le persone sofferenti di pogonofobia sono senza dubbio da compatire: le barbe sono sempre intorno a noi — e ancora di più negli ultimi anni. Si fa fatica anche solo a pensare di dover convivere con una fobia del genere giorno dopo giorno, mentre ci si dirige a lavoro o si va a fare la spesa.

Tutte queste problematiche riguardano le persone che devono in qualche modo relazionarsi con le barbe altrui. Ma cosa succede agli uomini a cui piace averla? La barba può davvero portare a effetti dannosi per la salute?

Abbiamo rivolto questa domanda al dottor Albert Rizzo, consulente medico esperto dell'American Lung Association. Ovviamente la sua conoscenza riguarda prima di tutto i polmoni, ma sa il fatto suo anche su temi di barbe. Ed è particolarmente interessato a sfatare alcuni miti riguardanti la peluria del viso.

La barba può far quindi ammalare chi la porta? Il dottor Rizzo è convinto di sì. "Non è sufficiente tagliare la barba e i peli del viso. Bisogna anche lavarla", ha spiegato sul sito dell'American Lung Association.

Se non risciacqui accuratamente e regolarmente la tua barba, "batteri e particelle rimarranno depositati sul tuo viso per tutto il giorno". Che schifo! Accettare la presenza di batteri così vicini alla bocca e al naso — pronti a introdursi facilmente nel corpo — non è certo una buona idea.

La barba può dunque peggiorare le allergie? È possibile, sempre secondo il dottor Rizzo: "Quando si esce di casa, gli allergeni possono essere catturati dai peli presenti sul viso. Se non vengono eliminati con una adeguata pulizia, potrebbero poi finire nelle vie respiratorie". Per fortuna il dottore ha anche qualche buona notizia!

La barba può infatti agire come una sorta di filtro. Il dottor Rizzo ha spiegato: "Una barba folta può proteggerti da inquinanti o allergeni destinati a introdursi lungo le vie respiratorie". Sempre a patto di mantenere la tua barba in ottime condizioni — e questo significa costantemente pulita.

Non tutte le leggende metropolitane sono per forza inventate. Per esempio, l'idea che la peluria sul viso agisca come una sorta di isolamento. "Una barba può mantenere più calore sulla pelle, con conseguente beneficio per la temperatura del viso; ma nel complesso si tratta di un effetto marginale", ha dichiarato il dottor Rizzo. Ha poi sottolineato che una sciarpa è senza dubbio molto più utile.

La barba può invece aiutare a prevenire le malattie della gola? La risposta non è così semplice, secondo il dottore: "La barba può servire da filtro. Ma esattamente come accade con il filtro di un forno, se non lo cambi regolarmente — o in questo caso lo pulisci — porterà problemi. La trasmissione di batteri dalla barba al corpo diventa più probabile in caso di mancata igiene".

In conclusione: la barba fa bene o male alla salute? Secondo il dottore Rizzo, non esiste una risposta univoca. Sono presenti un certo numero di benefici — a patto di tenere la faccia pulita, ovviamente! C'è anche un'altra buona notizia per chi porta la barba e per le persone che la amano.

Un ricercatore dell'University College di Londra ha fatto una scoperta incredibile, sfruttando proprio la grande varietà di batteri presenti nelle barbe. Il dottor Adam Roberts è stato in grado di sviluppare con successo più di 100 tipi di batteri, partendo proprio dalla peluria del viso umano.

Uno di questi batteri — appartenente alla famiglia chiamata Staphylococcus epidermidis — è stato in grado di eliminare altri microbi noti per essere molto dannosi per gli esseri umani. "Quando il dottor Roberts ha testato il batterio contro una forma particolarmente resistente ai farmaci di Eschercichia coli, causa di infezioni del tratto urinario, i microbi sono stati sterminati", ha scritto Michael Mosley in un articolo del 2016 pubblicato sulla BBC.

Alcuni batteri trovati nelle barbe umane sono quindi in grado di uccidere microbi nocivi molto resistenti! Questa deve essere per forza una buona notizia, vero? Quando al dottor Roberts è stato chiesto se la sua scoperta indicasse chiaramente la tossina che provocava il problema, la sua risposta è stata un cauto "forse".

Se questa indecisione non ti convince pienamente sui benefici della barba, allora dovresti venire a conoscenza di un altro intrigante studio. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati sul 'Journal of Hospital Infection', e si tratta di ottimi argomenti per tutti coloro che apprezzano la barba.

Nello studio sono stati utilizzati campioni presi da più di 400 lavoratori ospedalieri — con e senza peluria sulla faccia. Fondamentalmente i ricercatori volevano scoprire se la barba — così come le mani, le attrezzature e l'abbigliamento stesso — contribuivano a diffondere malattie infettive all'interno degli ospedali.

I risultati sono stati a dir poco sorprendenti: il gruppo più propenso a trasmettere specie nocive di batteri era in realtà quello senza barba. Un risultato talmente evidente da non lasciare dubbi, poiché le persone con la faccia perfettamente rasata hanno una probabilità tre volte maggiore di trasmettere batteri del tipo staph aureas. Si tratta di un ceppo in grado di resistere a molte forme di antibiotici, e di conseguenza un problema molto grave per gli ospedali.

Il gruppo di ricerca americano è giunto a questa conclusione: il problema è stato causato dai piccoli tagli sulla pelle causati dalla rasatura. Queste leggere abrasioni "possono portare alla proliferazione batterica", segnala il rapporto. Dobbiamo quindi ringraziare quei microbi nella barba per il loro importante ruolo?

Certamente si tratta di un punto a favore della brigata pro-barba! E anche se le barbe incolte possono produrre conseguenze negative per la salute, non sono certo loro la causa del problema, dovuto semmai all'incuria degli uomini.

Musica per le orecchie del 'Beard Liberation Front', una vera e propria organizzazione in difesa della barba! Secondo la loro pagina Facebook, si tratta di "un gruppo di pressione britannico e internazionale a sostegno della barba, disposto a lottare contro ogni discriminazione verso chi la porta".

In realtà la barba continua a essere stigmatizzata. "La stampa americana ed europea degli ultimi 40 anni ripete spesso questo luogo comune: viviamo in un'epoca in cui le persone sono libere di adottare qualsiasi stile desiderino", ha dichiarato Oldstone-Moore. "Certo, ma solo se si è abbastanza forti da resistere ai pregiudizi e al ridicolo".

Naturalmente le donne intenzionate a farsi crescere i peli sul viso rappresentano un vero e proprio tabù. Non sufficiente per fermare Vivian Wheeler, di Wood River, Illinois. La barba della Wheeler le ha permesso di assicurarsi un posto nel Guinness dei Primati, grazie agli oltre 25cm di lunghezza. È senza dubbio molto orgogliosa della sua barba, ma anche lei dovrà prestare molta attenzione nel tenerla pulita.